
Negli ultimi anni sono stati introdotti molti incentivi per il rilancio del settore dell’edilizia in Italia. Accanto alle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni e per gli interventi di risparmio energetico è stato anche introdotto un regime IVA agevolato al 10% per favorire la ristrutturazione e la manutenzione degli immobili.
Ma quando spetta l’IVA agevolata al 10% per le ristrutturazioni e per quali tipi di interventi?
Occorre distinguere vari casi e tipologie di intervento:
Manutenzione ordinaria e straordinaria:
La prestazione dei servizi (ad es. manodopera) degli artigiani o ditte che eseguono i lavori su immobili di tipo residenziale (ad es. abitazioni) è soggetta all’IVA agevolata al 10% nei casi di manutenzione ordinaria e manutenzione straordinaria.
In quanto ai materiali (beni) che vengono forniti durante i lavori, questi godono dell’IVA al 10% solo se vengono forniti nell’ambito del contratto d’appalto, ossia vengono pagati dai committenti alla ditta o a chi svolge il lavoro. Non è quindi possibile applicare l’IVA al 10% se i materiali vengono acquistati direttamente dai committenti senza passare dall’artigiano o dalla ditta che svolge i lavori.
Per i beni che vengono detti “significativi”, come ad esempio infissi, caldaie, ascensori, videocitofoni, condizionatori, VMC, sanitari, rubinetterie, impianti antifurto ecc… l’IVA al 10% può essere applicata solo fino al raggiungimento di quanto speso per la manodopera. Al resto va applicata l’aliquota piena, ad oggi il 22%.
Non è quindi possibile utilizzare l’agevolazione IVA se i prodotti/materiali vengono acquistati da fornitori che non eseguono i lavori sull’immobile oppure per i beni che vengono acquistati direttamente dal committente.
Le parcelle dei professionisti, ad es. architetto, studio tecnico, ingegnere, non possono riportare l’IVA agevolata al 10%.
Anche le ditte che operano in sub-appalto dovranno utilizzare l’aliquota IVA corrente (al momento 22%) per le fatture al contractor principale.
Ristrutturazione, restauro, risanamento conservativo
Nel caso di ristrutturazione, restauro o risanamento conservativo le regole per l’applicazione dell’IVA agevolata in edilizia sono un pò diverse.
In particolare, la manodopera (e la prestazione di servizi in generale) è sempre soggetta all’IVA agevolata al 10%.
I beni e i materiali, ad esclusione delle materie prime e i semilavorati, godono dell’agevolazione IVA al 10% sia che vengano acquistati direttamente dal committente sia che vengano forniti dalle ditte o dagli artigiani che svolgono il lavoro.