
Negli ultimi anni il settore delle costruzioni e in generale quello dell’edilizia è stato colpito da una grave crisi economica causata da vari fattori. Le nuove costruzioni hanno subito una pesante battuta d’arresto e anche i lavori di ristrutturazione hanno subito un netto calo. Fortunatamente negli ultimi anni sono stati confermati gli incentivi statali per le ristrutturazioni in genere e gli interventi che migliorano l’efficienza energetica degli immobili.
In particolare sono state introdotte delle detrazioni fiscali per la ristrutturazione di unità immobiliari che necessitano di interventi di ripristino, migliorie, lavori edili ecc…
Ad oggi per gli interventi di ristrutturazione edilizia è prevista una detrazione così come disciplinata inizialmente dal Dpr 917/86 e successive modifiche e integrazioni.
Inizialmente la detrazione IRPEF per ristrutturazione spettava in misura del 36% delle spese sostenute per i lavori eseguti, fino a un massimo di € 48.000 per ogni unità immobiliare oggetto degli interventi. Il decreto legge 83/2012 aveva poi portato la percentuale da portare in detrazione al 50% con un massimo possibile di € 96.000.
I vari governi che si sono succeduti hanno poi prorogato di anno in anno tale incentivo fiscale nel tentativo di arginare la pesante crisi che ha investito il settore dell’edilizia e delle ristrutturazioni. Siamo quindi arrivati al 2017 (legge di bilancio 232/2016) con la quota percentuale di detrazione e il massimale già fissati dal decreto legge 83/2012.
Al momento non è ancora stato previsto un rinnovo di tale benefici (50% e € 96.000 di massimale) per cui se non vi saranno interventi da parte dell’attuale governo, si potrebbe tornare alle vecchie percentuali di detrazione.
Vedremo solo in seguito se gli incentivi saranno prorogati con le attuali percentali oppure se vi saranno variazioni per l’anno prossimo.